Capitolo IV

La porta della carta

“Questa porta, che guida alla corte del Palazzo Ducale, e che venne eretta da Bartolomeo Buono, prese il nome dagli annunzi che vi si affiggevano sopra, o dai balotini, che, lungo il portico, fra essa e la Scala dei Giganti, mettevano in carta, cioè trascrivevano, gli squittini del Maggior Consiglio e del Senato.

Essi servivano anche al popolo illetterato, mediante il ministero della penna.

Quest’ultimo uffizio dopo la caduta della Repubblica, venne assunto da alcuni altri uomini, i quali piantarono i loro scrittoj sotto il portico a destra di chi entra dalla Piazzetta nella corte.

Ancora nella prima metà del secolo presente si vedevano, ridotti ad uno o due prestar l’orecchio alle domande, e , verso una tenue mercede, stendere suppliche, istanze ed anche lettere colle quali qualche volta servotta corrispondeva all’infuocate proteste del suo damo.”

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