Capitolo III

L’arco del ponte del paradiso

“Nel 1491 successero le nozze d’Alvise Mocenigo con Pellegrina Foscari, che portò in dote al marito, fra gli altri beni, la rugadi case che compongono la Calle del Paradiso a S. Lio, e che più anticamente appartenevano al convento di S. Maria della Pomposa, presso Comacchio.

Era costume che coloro, I quali volevano affermarsi proprietari degli stabili posti sì dall’una che dall’altra parte d’una via, li facessero unire nella sommità per mezzo d’un arco.

Uno di questi archi scorgesi in Calle del Paradiso verso la Salizzada di S. Lio, ma un altro ne sorge ben più magnifico e grandioso all’altro capo della calle, sul ponte verso S. M. Formosa.

Sopra di esso, oltre gli stemmi Foscari e Mocenigo, sta una Madonna che ha due figura inginocchiate ai lati, l’una di un uomo in veste senatoria, e berretta, e l’altra di donna in abito lungo fino a terra, colle maniche a sbuffi, e cuffia in testa.

Non è improbabile che la prima figura rappresenti Alvise Mocenigo e la seconda Pellegrina Foscari, in atto di porre sotto il patrocinio della vergine il nuovo loro connubio.

Sull’altra faccia dell’arco havvi un altra Madonna con un frate a piedi, che non sappiamo chi rappresenti, seppure non abbia voluto alludere con tale scultura ai frati di S. Maria della Pomposa, antichi proprietari delle case vicine.

Da ciò risulta che l’arco, o cuspide, descritto appartiene al secolo XV, e non, come vorrebbero alcuni, al XIV, quantunque nello stile s’accosti più a questo che a quello.

Su uno degli angoli che sostiene l’arco vi è una rudimentale incisione, di cosa si tratta? Suggerimento: xxxxx

GRANDE!

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